mercoledì 23 dicembre 2009

COMPUTER COCHRAN


Abbiamo visto nel capitolo precedente quali sono le origini di questo computer. Vediamo adesso come un computer nato in ambito militare è stato diffuso in ambiente sportivo / ricreativo. Dalle origini ad oggi sono stati fatti molti studi per rendere il computer sicuro anche per chi fa immersioni in condizioni fisiche non ottimali (differenza fra subacqueo militare e non militare) e in condizioni ambientali molto variabili. Vi ricorderete come già negli anni ’90 si erano rese necessarie alcune modifiche al computer per apportare maggior sicurezza quando le condizioni dell’immersione si discostavano da quelle standard dello studio.
Se osserviamo i diversi modelli di computer Cochran dalle versioni militari alle versioni civili, possiamo notare che l’algortitmo decompressivo è uguale in tutti i modelli (con dei necessari adattamenti in relazione al livello conservativo variato in funzione delle differenti esigenze d'impiego e delle differenti caratteristiche psico/fisiche degli utilizzatori). L’evoluzione dell'algoritmo impiegato nel Cochran COMMANDER NAVY è l’EMC (Environmental & Microbubble Cognizant). L'acronimo indica che il computer tiene conto delle condizioni dell’ambiente in cui si fa l’immersione (temperatura, acqua dolce o acqua salata, immersioni in altitudine), immersioni precedentemente eseguite autoadattandosi ed inoltre permette all'operatore di inserire fattori conservativi aggiuntivi per ridurre la formazione di bolle ed aumentare la sicurezza delle immersioni (un approccio preventivo). L’algoritmo prevede tappe più profonde ma più brevi per rallentare l'ascesa verso la superficie oltre ad un sofisticato sistema di controllo della velocità di risalita variabile in funzione della profondità. L’algoritmo EMC è quello che ha il range più ampio di applicazione: da immersioni brevi, a immersioni molto profonde e molto lunghe con rebreather, da immersioni ad aria ad immersioni con miscele iperossigenate o Trimix. Un fattore che riduce il rischio di incidente da decompressione è il fatto che tutta la serie Cochran parte dal presupposto che il sommozzatore respiri una miscela con il contenuto più alto possibile di azoto in relazione alla profondità d’impiego (la qual cosa non avviene nella maggior parte dei casi proprio in funzione dell’adozione di miscele e apparati di respirazione più efficienti).
Si adatta perciò alle esigenze di tutti i subacquei, dai principianti ai più esigenti.
Se tutti i modelli di computer Cochran utilizzano lo stesso algoritmo decompressivo, qual è la differenza tra i diversi computer? Quello che differisce è il numero di compartimenti presi in esame: tanto maggiore è il numero di compartimenti tanto più accurata è l’analisi e quindi ridotto il rischio di un incidente. Facciamo un esempio pratico: nel modello EMC-16H i compartimenti presi in esame sono 16, nel modello EMC-20H ce ne sono quattro in più (2 più lenti e 2 più veloci) per permettere calcoli più accurati quando si usa l’elio nella miscela respiratoria.



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